Riparte il Motomondiale. Col pubblico a casa

Riparte il Motomondiale. Col pubblico a casa

Riparte il Motomondiale. Col pubblico a casa

Lo spettacolo va avanti, come nell’antica Grecia si fermavano le guerre per svolgere le Olimpiadi.

C’era una volta il pubblico. L’assenza sugli spalti del tifoso, degli appassionati, dei curiosi ormai è una prassi in questi tempi di emergenza sanitaria da Covid-19. E le gare da vedere in presenza o in tv ha un effetto psicologico da film distopico.

Il primo sport con grande seguito che si è scontrato con le restrizioni da coronavirus è stato il calcio. Gare annullate, poi rimandate a data da destinarsi, classifiche cristallizzate, retrocessioni abolite, tamponi al minutaggio, infine la drastica decisione, sì the show must go on, lo spettacolo deve continuare, anche senza qualche interprete. La vita va avanti, o meglio domani è un altro giorno, parafrasando la Rossella O’Hara del film Via col Vento.

Insomma, si riparte. Avrete sbirciato il calendario messo su da federazione, organizzatori e sponsor, avrete notato come le tappe sono state costruite a tavolino usando intelligenza e strategia. Le prime due gare del Moto Gp sono state calendarizzate nello stesso Stato, in Qatar, futuro protagonista dello sport più seguito al mondo nel dicembre 2022 quando ospiterà –non senza code di polemiche-la Coppa del Mondo di calcio. ‘Casualmente’, la prima tappa dell’automobilismo mondiale si è svolta nel vicino Bahrein, sempre sui circuiti della penisola arabica, segno anche in quale direzione si muovono i soldi. Gli organizzatori hanno così pensato di concentrare sforzi e risorse in un lasso dato di tempo in uno stesso luogo geografico, cosa peraltro studiata anche quando il Moto Gp farà tappa in Portogallo e Spagna. Certo, restano delle gare appese, bloccate, con la decisione che tarderà ad arrivare perché si aspetterà fino all’ultimo momento utile per organizzare le tappe del Gp d’Argentina o negli Stati Uniti, seguendo l’onda tragica della pandemia. Ma intanto le gare previste dal calendario sono 19, e non è poco. In Italia restano confermate le due gare storiche, quella del Mugello è il GP d’Italia e la sesta tappa che cade il 30 maggio, mentre il 19 settembre si torna nel Bel Paese e si corre a Misano Adriatico il GP di San Marino e della Riviera di Rimini. Resta chiaro anche un altro aspetto, seppure tecnico ma che diventerà sempre più di tendenza: vale a dire l’interesse in un momento in cui i governi spingono per la rivoluzione green per la classe MotoE, ufficialmente FIM Enel MotoE World Cup, la classe di moto da corsa elettriche, meno inquinanti e che appartengono a quell’innovazione tecnologica cui tutto il mondo guarda con rinnovata speranza.

Affinché le tappe degli sport più costosi continuino ad esistere non abbiamo ancora capito se è per una questione prettamente commerciale o se invece si svolgono per rispetto dell’universo che contempla gli appassionati. Come risposta siamo nella direzione di uno sport autoreferenziale, che vive in una sorta di bolla (anche e soprattutto economica), che procede spedito, perché deve rispettare contratti con i partner commerciali e con i diritti tv, che restano una fonte di guadagno da Eldorado. Ma è anche un segno tangibile e una testimonianza concreta che la vita va avanti, che il genere umano, con le sue fragilità, le sue debolezze, finanche con le sue contraddizioni e storture, reagisce a una situazione che abbiamo sempre e solo immaginato come spettatori al cinema assistendo a un film di fantascienza.

Così tutto procede, del resto i Giochi olimpici lo sappiamo avevano un appeal verso ogni razza da arrestare e impedire focolai bellici. Nell’antica Grecia, patria delle moderne Olimpiadi, ogni conflitto come per incanto si fermava, era il momento dell’agone, si doveva decidere chi fosse l’uomo più veloce, non si poteva continuare a perdere tempo e a distruggere raccolti o bestiame e a sopraffare l’altro. L’uomo necessitava dello spazio che più gli appartiene a livello ancestrale, quello del fanciullino, quello che ricava dentro di sé e che non muore mai: la competizione per stabilire chi è il migliore. I soldi sono solo un’appendice, vengono dopo.

Nasce il campionato di motocross Epoca: gara al Mottaccio

Le moto che hanno fatto la storia nei luoghi che hanno fatto la storia. Con questa filosofia è nato il campionato europeo motocross Epoca, con la Fmi che si fa promotrice del primo campionato internazionale di moto vintage. Per il 2021, il campionato si disputerà il 17 e 18 aprile al Mottaccio del Balmone di Maggiora. La gara sarà valida anche come prima tappa del campionato italiano.